Cos’è il GDPR e come adeguare il tuo sito web? Guida completa per imprenditori

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Che cosa è il GDPR? E come si applica al sito web della tua azienda?

In questo articolo ti fornisco una guida completa a comprendere il GDPR nei suoi obiettivi e principi chiave, oltre a farti comprendere come il GDPR si applica ai siti web.

Nella sezione centrale ti indico 10 + 1 elementi del sito web meritevoli di attenzione quando si parla di gestione dei dati personali degli utenti.

Infine, dopo una carrellata sulle varie figure coinvolte nel GDPR, ti indirizzo a strategie pratiche per adeguare il tuo sito web al GDPR.

Insomma...tanta roba! Pronto!?!?!? Vamos...

Disclaimer

Non sono un professionista legale e non dispongo di competenze giuridiche: il presente articolo ha finalità esclusivamente informative e divulgative.

Il suo scopo non è quello di fornire istruzioni per redigere autonomamente documenti legali complessi, poiché eventuali errori possono comportare conseguenze e sanzioni.

L'intento è invece offrire una visione più chiara dell'argomento, così da consentire un uso più consapevole di strumenti e consulenti specializzati.

Sono tuttavia un web designer freelance e posso supportarti nell'adeguamento del tuo sito web alle normative GDPR, integrando informative, banner, consensi e moduli nel sito della tua azienda: esplora il mio servizio di adeguamento siti web al GDPR

Introduzione al GDPR: tappe e concetti chiave

Il GDPR, o Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, è un tema cruciale per chi gestisce un sito web.

In questa sezione, esploreremo cosa si intende per GDPR e quali sono i suoi principi fondamentali.

Cos'è il GDPR: Obiettivi ed intenti

Il termine GDPR significa letteralmente "General Data Protection Regulation", ossia, tradotto in italiano, "Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati".

Questa normativa, entrata in vigore nel 2018, nasce dall'esigenza dell'Unione Europea di armonizzare le leggi sulla privacy dei Paesi membri e garantire una tutela più solida dei dati personali nell'era digitale.

Il suo scopo è restituire ai cittadini il controllo sulle proprie informazioni e obbligare le aziende a gestirle con trasparenza e responsabilità.

Il regolamento fissa principi chiari su come raccogliere, conservare e trattare i dati in modo sicuro e lecito: ciò obbliga le aziende a tutta una serie di accortezze ed implementazioni, anche lato web, che discuteremo in questo articolo nelle sezioni successive.

Evoluzione delle normative sulla privacy fino al GDPR

the european data protection board foto sito

Nella foto: lo screenshot del sito dell'European Data Protection Board l'organismo europeo che assicura l'applicazione coerente del GDPR e coordina le autorità nazionali per la tutela dei dati personali.

La storia della protezione dei dati è un viaggio che inizia ben prima del GDPR, con normative che si sono evolute nel tempo per rispondere alle crescenti esigenze di tutela della privacy; ecco le tappe chiave:

  • Anni '70 - Le prime leggi nazionali sulla privacy: nascono le prime norme sulla protezione dei dati personali in Europa, come l'Hessian Data Protection Act (1970, Germania), la Datalagen 1973:289 (Svezia), il Bundesdatenschutzgesetz - BDSG (1977, Germania) e la Loi “Informatique et Libertés” (1978, Francia). Queste leggi pionieristiche introducono per la prima volta il concetto di tutela della privacy nell'elaborazione elettronica dei dati.
  • 1995 - Direttiva 95/46/CE: la cosiddetta “Direttiva sulla protezione dei dati personali” stabilisce un quadro normativo comune per tutti gli Stati membri dell'UE. È il primo tentativo di armonizzare le diverse leggi nazionali e pone le basi del principio di consenso informato e del diritto di accesso ai dati personali.
  • Anni 2000 - Regolamento (CE) n. 45/2001 e Direttiva 2002/58/CE (ePrivacy): queste norme estendono la protezione dei dati anche alle istituzioni europee e alle comunicazioni elettroniche. La Direttiva ePrivacy introduce regole specifiche per email, telefonia e Internet, anticipando i temi oggi centrali come i cookie e la profilazione online.
  • 2009 - Direttiva 2009/136/CE (pacchetto telecom): modifica la Direttiva ePrivacy imponendo per la prima volta l'obbligo di informare gli utenti sull'uso dei cookie e di ottenere il loro consenso. È il passaggio che prepara la successiva regolamentazione sul consenso digitale.
  • 2012 - Proposta della Commissione Europea di Regolamento Generale: la Commissione presenta la proposta COM(2012) 11 final, con l'obiettivo di sostituire la direttiva del 1995 e creare un'unica legge direttamente applicabile in tutti gli Stati membri. Si pone così la base del futuro GDPR.
  • 2016 - Adozione del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR): il Parlamento e il Consiglio approvano il nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati, insieme alla Direttiva (UE) 2016/680 per il settore di polizia e giustizia. È la svolta definitiva verso una normativa unica e moderna per tutta l'Unione Europea.
  • 2018 - Entrata in vigore del GDPR: dal 25 maggio 2018 il Regolamento (UE) 2016/679 è pienamente applicabile in tutti gli Stati membri. In Italia, l'adeguamento avviene con il D.Lgs. 10 agosto 2018, n. 101, che aggiorna il Codice Privacy del 2003. È l'inizio dell'era della privacy digitale europea.

Quali sono i principi chiave del GDPR

Ad oggi, i principi del GDPR costituiscono la base del regolamento europeo sulla protezione dei dati e comprenderli è essenziale per garantire il rispetto delle norme da parte del tuo sito web.

Ecco dunque i principali concetti alla base del GDPR come oggi è concepito:

  • Legalità, correttezza e trasparenza: I dati devono essere trattati in modo lecito, equo e trasparente nei confronti dell'interessato.
  • Limitazione delle finalità: I dati devono essere raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime e non ulteriormente trattati in modo incompatibile con tali finalità.
  • Minimizzazione dei dati: I dati raccolti devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per cui sono trattati.
  • Esattezza: Devono essere adottate tutte le misure ragionevoli affinché i dati inesatti siano cancellati o rettificati tempestivamente.
  • Limitazione della conservazione: I dati devono essere conservati in una forma che consenta l'identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati.
  • Integrità e riservatezza: I dati devono essere trattati in modo da garantire un'adeguata sicurezza, compresa la protezione da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, distruzione o danno accidentale.
  • Responsabilità: Il titolare del trattamento è responsabile del rispetto di questi principi e deve essere in grado di comprovarlo.

A chi si applica il GDPR e quali dati tutela

Il GDPR si applica a tutte le organizzazioni, pubbliche o private, che trattano dati personali di cittadini europei, anche se hanno sede fuori dall'UE.

Ogni sito web, e-commerce o applicazione che raccoglie informazioni identificabili, come nomi, email o indirizzi IP, rientra nel suo ambito.

Il regolamento protegge qualunque dato che possa essere collegato a una persona fisica, promuovendo un uso consapevole e limitato delle informazioni.

Ma di quali dati stiamo parlando? Per rispondere è utile comprendere la differenza tra dato personale e dato sensibile.

I dati personali sono tutte le informazioni che permettono di identificare direttamente o indirettamente una persona: nome, email, numero di telefono, indirizzo IP, o posizione geografica.

I dati sensibili, invece, comprendono categorie particolarmente delicate come l'origine etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose, i dati sanitari o genetici. Il loro trattamento richiede un consenso esplicito e misure di protezione più rigorose.

I dati personali nei siti web

Ora che abbiamo chiarito cosa si intende per dato personale e dato sensibile, è importante capire come questi concetti si applicano concretamente ai siti web.

Ogni piattaforma online, anche la più semplice, può raccogliere informazioni che rientrano in queste categorie, spesso in modo automatico.

Il Regolamento GDPR definisce i dati personali come qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile.

Questo include una vasta gamma di dati, dai nomi alle email, fino agli indirizzi IP; ecco una lista di riferimento dei dati presenti nei siti web:

  • Dati identificativi comuni: nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo, numero di telefono, email, numero di documento d'identità.
  • Dati di contatto online e tecnici: indirizzo IP, cookie ID, geolocalizzazione, credenziali di accesso, username, dati raccolti tramite moduli online o analytics.
  • Dati economici e finanziari: IBAN, numero di carta di credito, informazioni di pagamento, situazione economica o patrimoniale.
  • Dati relativi al lavoro e all'istruzione: qualifica professionale, curriculum, valutazioni, esperienze lavorative, titoli di studio.
  • Dati sanitari e biometrici (categorie particolari di dati): dati sullo stato di salute, disabilità, DNA, impronte digitali, riconoscimento facciale o vocale.
  • Dati genetici: Informazioni sul patrimonio genetico di una persona che permettono di identificarla in modo univoco.
  • Dati sensibili o "particolari": (art. 9 GDPR) origine razziale o etnica, opinioni politiche, convinzioni religiose o filosofiche, appartenenza sindacale, orientamento sessuale.
  • Dati giudiziari: (art. 10 GDPR) condanne penali, reati o misure di sicurezza.

"Il GDRP è obbligatorio per il mio sito web?"

Il GDPR è obbligatorio per qualsiasi sito web che raccolga o gestisca dati personali di utenti europei, indipendentemente dalla dimensione o dalla natura del sito.

Ciò include anche moduli di contatto, newsletter, commenti, cookie di tracciamento o strumenti di analisi come Google Analytics, come vedremo nella sezione successiva.

Ovviamente non tutti i siti web sono soggetti agli obblighi più rigidi del GDPR.

Se un sito NON raccoglie, memorizza o elabora dati personali in alcun modo, non è necessario implementare strumenti di consenso o informative complesse; ecco tre esempi concreti di siti che possono operare senza particolari adempimenti GDPR:

  • Sito vetrina statico: Un semplice sito HTML con solo testo, immagini e informazioni aziendali, senza form di contatto né strumenti di analisi.
  • Landing page offline: Una pagina pubblicitaria senza moduli, tracciamenti o script esterni, utilizzata solo per presentare un evento o un prodotto.
  • Portfolio personale statico: Un sito di presentazione con lavori o foto, ospitato su piattaforme che non usano cookie o analytics (es. GitHub Pages).

Le sanzioni del GDPR (applicabili anche ai siti web)

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) ha introdotto una serie di sanzioni rigorose applicabili anche ai siti web che non aderiscono alle normative.

Il GDPR prevede diversi livelli di multe per la mancata conformità.

Queste penalità variano in base alla gravità della violazione e alla capacità dell'azienda di dimostrare l'adesione alle normative.

L'importo delle multe GDPR è stabilito in percentuale sul fatturato globale dell'azienda.

  • Sanzioni amministrative: Fino a 10 milioni di euro o il 2% del fatturato annuo globale, a seconda di quale sia maggiore.
  • Sanzioni più gravi: Fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuo globale, a seconda di quale sia maggiore, per violazioni più gravi come il mancato ottenimento del consenso esplicito.
  • Penalità per incompleta adesione: Multe minori per discrepanze come informative sulla privacy incomplete o gestione inadeguata dei dati degli utenti.

GDPR e siti web: 10 + 1 elementi a cui prestare attenzione

In questa sezione ti indico quali elementi del tuo sito web (o casistiche particolari) sono correlati al GDPR e per questo, meritano di attenzione particolare quando si parla di gestione dei dati degli utenti.

1) Raccolta di dati personali tramite moduli

modulo form contatti con spunta privacy deselezionata

Quando un utente compila un modulo sul tuo sito, come un modulo di contatto o iscrizione a newsletter, vengono trasmessi dati personali come nome, email, numero di telefono o messaggi liberi che possono contenere altre informazioni identificabili.

Per questo motivo il modulo deve includere una checkbox non preselezionata per il consenso esplicito e un link diretto alla privacy policy. Inoltre, i dati devono essere trasmessi in modo sicuro (HTTPS) e conservati solo per il tempo necessario, evitando l'invio automatico via email non crittografata o la memorizzazione in database non protetti.

2) Uso di cookie e strumenti di tracciamento

I cookie e gli strumenti di tracciamento, come Google Analytics (di cui parlo più specificatamente nel prossimo punto), Meta Pixel o Hotjar, raccolgono dati tecnici sugli utenti (IP, device, durata della sessione, preferenze).

Questi rientrano tra i dati personali secondo il GDPR se permettono di identificare l'utente, anche indirettamente.

È quindi obbligatorio bloccare tali strumenti fino al consenso dell'utente tramite un banner conforme (cookie consent manager). Ogni cookie deve essere classificato per categoria (necessari, statistici, marketing) e l'utente deve poter modificare o revocare il consenso in qualsiasi momento.

banner cookie con informativa breve pulsanti accetta rifiuta personalizza

3) Google Analytics e monitoraggio del comportamento utente

Monitorare il comportamento degli utenti attraverso strumenti di analytics è cruciale per migliorare l'esperienza del sito, tuttavia, è importante farlo nel rispetto della gdpr compliance.

In tal senso, Google Analytics è uno degli strumenti di analisi più diffusi per monitorare il traffico di un sito web, ma il suo utilizzo implica la raccolta di dati personali come indirizzi IP, identificatori univoci dei dispositivi e cookie.

Secondo il GDPR, questi dati possono essere considerati personali se consentono l'identificazione diretta o indiretta dell'utente.

Per ridurre il rischio e rispettare la normativa, è necessario attivare la funzione di anonimizzazione IP, che tronca l'ultimo segmento dell'indirizzo IP prima che venga salvato sui server di Google.

Inoltre, è importante impostare la conservazione dei dati su un periodo limitato, aggiornare l'informativa sulla privacy con riferimenti chiari a Google Analytics e utilizzare la versione Google Analytics 4 (GA4), che offre una maggiore attenzione alla privacy rispetto alla versione precedente.

Infine, il tracciamento deve essere attivo solo dopo il consenso esplicito dell'utente tramite un sistema di cookie banner conforme.

4) Invio di newsletter o comunicazioni commerciali

Inviare newsletter o comunicazioni promozionali richiede il consenso esplicito e verificabile dell'utente, ottenuto tramite un sistema di opt-in o, preferibilmente, double opt-in, che prevede la conferma dell'iscrizione via email.

Ogni messaggio deve contenere un link per disiscriversi facilmente e senza condizioni, e i dati raccolti (nome, email, preferenze) devono essere utilizzati solo per le finalità dichiarate.

newsletter mailing list link disicrizione

È importante che la piattaforma di invio - come Mailchimp, Brevo, o Sendinblue - sia conforme al GDPR e che esista un Data Processing Agreement (DPA) tra te e il fornitore...sembrava facile eh!

Inoltre, vanno gestiti con attenzione i log delle iscrizioni, la tracciabilità dei consensi e la protezione dei dati conservati nei database, per evitare trattamenti non autorizzati o accessi impropri.

5) Gestione di account o aree riservate

Nei siti che prevedono account utente o aree riservate, la sicurezza dei dati personali è un requisito essenziale.

È fondamentale implementare sistemi di autenticazione sicuri, password crittografate con algoritmi come bcrypt o Argon2, e connessioni protette tramite protocollo HTTPS.

Gli utenti devono poter aggiornare o cancellare autonomamente i propri dati, in linea con i diritti previsti dal GDPR.

Inoltre, è consigliabile applicare politiche di session management per evitare accessi non autorizzati, limitare la conservazione dei dati nel tempo e monitorare gli accessi sospetti.

Se vengono utilizzati servizi esterni di login (come Google o Facebook), assicurati che il trasferimento dei dati avvenga secondo le clausole contrattuali standard approvate dalla Commissione Europea.

6) Integrazione di servizi esterni (es. social, mappe, video)

L'integrazione di servizi esterni come i pulsanti di condivisione dei social network, le mappe di Google Maps o i video incorporati di YouTube e Vimeo può comportare il trasferimento di dati personali verso terze parti.

Questi strumenti, infatti, caricano cookie o script di tracciamento non appena vengono visualizzati, anche senza interazione diretta dell'utente.

Per essere conformi al GDPR, è necessario implementare una soluzione di consenso preventivo (come i "blocker di embed") che carichi il contenuto solo dopo l'accettazione esplicita.

Inoltre, è consigliabile utilizzare versioni rispettose della privacy, come l'embed "nocookie" di YouTube o le mappe con anonimizzazione IP attiva.

video incorporato dentro articolo sito web

Tutte le integrazioni devono essere chiaramente indicate nella cookie e nella privacy policy, specificando i fornitori coinvolti e le finalità del trattamento.

7) Conservazione o trattamento di dati su server europei o rivolti a utenti UE

Quando un sito conserva o tratta dati personali di utenti europei, è essenziale che i server si trovino in Paesi dell'Unione Europea o in Stati che garantiscano un livello adeguato di protezione dei dati, come stabilito dalla Commissione Europea.

In caso di trasferimento extra UE (ad esempio verso gli Stati Uniti), è necessario stipulare clausole contrattuali standard (SCC) o utilizzare fornitori certificati secondo il nuovo EU-US Data Privacy Framework.

Inoltre, il titolare deve assicurarsi che i dati siano protetti tramite crittografia, backup sicuri e controlli di accesso rigorosi.

L'uso di hosting provider conformi al GDPR e con data center in Europa rappresenta la scelta più semplice e sicura per mantenere la piena conformità normativa.

8) E-Commerce: pagine di check-out

Nelle pagine di check-out di un sito e-commerce, la protezione dei dati personali e finanziari è un punto critico sia per la sicurezza informatica sia per la conformità al GDPR.

Durante la fase di pagamento vengono trattate informazioni estremamente sensibili come dati anagrafici, indirizzi di spedizione e talvolta dettagli di carte di credito.

Il sito deve garantire che la trasmissione e la conservazione di tali dati avvengano secondo rigorosi standard di sicurezza e solo per il tempo necessario al completamento della transazione.

Ecco una lista di accorgimenti da osservare, sia lato sicurezza che GDPR, quando stiamo parlando di un ecommerce:

  • Utilizza protocolli SSL/TLS aggiornati (idealmente TLS 1.3) per garantire che tutte le comunicazioni siano crittografate end-to-end, prevenendo intercettazioni o accessi non autorizzati.
  • Implementa il principio di minimizzazione dei dati: raccogli solo le informazioni indispensabili per il pagamento e la spedizione, evitando dati superflui come date di nascita o numeri di telefono non necessari.
  • Affidati a gateway di pagamento conformi PCI-DSS (es. Stripe, PayPal, Nexi), che gestiscono i dati delle carte in modo sicuro senza che questi transitino sui tuoi server.
  • Proteggi il database tramite cifratura a livello di campo (AES-256) e accessi limitati, assicurandoti che solo personale autorizzato possa consultare le informazioni sensibili.
  • Aggiorna regolarmente CMS, plugin e librerie per prevenire exploit e vulnerabilità note, integrando un sistema IDS/IPS per il monitoraggio in tempo reale di attività sospette.
  • Informa chiaramente l'utente su come i suoi dati vengono trattati nel processo di acquisto, specificando tempi di conservazione, base giuridica e diritto alla cancellazione.

9) Backup sito web

Mantenere backup aggiornati e sicuri del proprio sito web è un requisito tecnico essenziale per garantire la resilienza dei dati e la conformità al GDPR. I backup non servono solo a ripristinare il sito in caso di guasto o attacco informatico, ma rientrano nel principio di integrità e disponibilità dei dati previsto dal regolamento.

È importante che il processo di backup sia automatizzato, crittografato e che rispetti i criteri di conservazione dei dati, evitando di mantenere copie obsolete o eccessive nel tempo.

Per non incorrere in problemi, implementa questi accorgimenti:

  1. Pianifica backup regolari (giornalieri o settimanali) su server protetti o su storage cloud europeo conforme al GDPR, evitando servizi che trasferiscono dati in Paesi non adeguati.
  2. Verifica periodicamente l'integrità dei backup tramite test di ripristino per assicurarti che i file siano leggibili e completi.
  3. Proteggi i backup con crittografia AES-256 e conserva le chiavi in modo sicuro, separatamente dai file stessi.
  4. Limita l'accesso ai backup solo a personale autorizzato, utilizzando autenticazione a due fattori e registri di accesso per il monitoraggio.
  5. Stabilisci un ciclo di conservazione chiaro (es. 30-90 giorni) per eliminare in sicurezza i backup non più necessari, rispettando il principio di limitazione della conservazione dei dati.

10) Host che rispetta il GDPR per siti web

La scelta dell'hosting provider è uno dei pilastri della sicurezza e della conformità al GDPR.

Un host conforme deve garantire che i dati siano archiviati in data center situati all'interno dell'Unione Europea o in Paesi riconosciuti con adeguato livello di protezione.

Deve inoltre assicurare un'infrastruttura sicura, con monitoraggio costante, controllo degli accessi e crittografia a livello di disco e rete.

Il contratto di hosting dovrebbe includere un Data Processing Agreement (DPA) che definisce ruoli, responsabilità e misure di sicurezza adottate dal fornitore (come precisato per l'email marketing poco più sù).

Per riassumere:

  • Utilizza un provider con data center certificati secondo standard internazionali come ISO 27001, ISO 27018 e con sistemi di ridondanza geografica per la continuità operativa.
  • Assicurati che il provider offra crittografia dei dati sia a riposo che in transito e protocolli TLS 1.3 per tutte le connessioni.
  • Verifica la presenza di audit periodici e report di sicurezza (SOC 2 o simili) per garantire la conformità costante del fornitore.
  • Controlla le procedure di gestione dei data breach: un buon host deve essere in grado di notificare tempestivamente eventuali violazioni dei dati e supportarti nel rispetto degli obblighi previsti dal GDPR.

BONUS - 11) Quando il sito web non offre beni o servizi in Europa

Anche se un sito web non offre beni o servizi in Europa, potrebbe comunque essere soggetto al GDPR se raccoglie o tratta dati di utenti situati nell'Unione Europea.

Il regolamento non si basa infatti sulla sede dell'azienda, ma sul luogo in cui si trovano gli utenti i cui dati vengono trattati.

Ad esempio, un sito con moduli di contatto, sistemi di analytics o strumenti pubblicitari che tracciano utenti europei deve rispettare le disposizioni del GDPR, anche se il titolare del sito è extra-UE. Ciò vale per qualsiasi forma di profilazione, analisi o remarketing che coinvolga cittadini europei.

In questi casi, è necessario adottare misure di sicurezza e documentazione equivalenti a quelle richieste ai soggetti UE, come la nomina di un rappresentante legale nell'Unione Europea (art. 27 GDPR), l'implementazione di clausole contrattuali standard (SCC) per i trasferimenti internazionali e la verifica che i fornitori terzi garantiscano un livello adeguato di protezione dei dati.

Inoltre, il titolare dovrebbe mantenere un registro dei trattamenti, utilizzare sistemi di crittografia dei dati e informare chiaramente gli utenti sul trasferimento dei dati fuori dall'UE, specificando i Paesi di destinazione e le garanzie adottate.

Se volessimo tracciare un percorso di adeguamento nel caso di offerta transfrontaliera:

  1. Esegui una valutazione d'impatto sulla protezione dei dati (DPIA) per analizzare i rischi dei trasferimenti internazionali e adottare misure di mitigazione adeguate.
  2. Aggiorna la tua Informativa sulla privacy includendo informazioni sui Paesi extra UE in cui avviene il trattamento e sulle basi giuridiche che lo legittimano.
  3. Consulta un esperto legale o DPO per garantire che i flussi di dati internazionali rispettino pienamente le normative europee e locali, specialmente se operi in settori sensibili come marketing, finanza o sanità.

I soggetti del GDPR nel contesto dei siti web

Comprendere i soggetti coinvolti nelle questioni del GDPR è fondamentale per gestire correttamente i dati in azienda ed anche sul sito web.

Questa sezione è particolarmente importante poiché per esperienza diretta so che le piccole e micro imprese brancolano nel buio dal momento che raramente hanno tra i loro fornitori un consulente legale specializzato in privacy.

Approfondiamo quindi i vari ruoli coinvolti in questo complesso ambito.

Titolare del trattamento

Il titolare del trattamento, noto anche come titolare dati, è la figura centrale responsabile della definizione delle finalità e mezzi del trattamento dei dati personali.

La responsabilità del titolare implica la necessità di adottare misure adeguate per garantire la sicurezza e la riservatezza delle informazioni raccolte.

Devi essere pronto a dimostrare la conformità con i requisiti del GDPR in caso di controlli o richieste da parte delle autorità competenti.

Co-titolare

Nella co-gestione dati, il concetto di co-titolarità si applica quando due o più soggetti determinano congiuntamente le finalità e i mezzi del trattamento dei dati personali.

In tal caso, è essenziale stipulare un accordo che definisca chiaramente le rispettive responsabilità e obblighi legali.

Quindi, se stai pensando di condividere il carico con qualcun altro, assicurati che tutto sia ben documentato per evitare spiacevoli sorprese.

Responsabile del trattamento

Il responsabile del trattamento è la figura che gestisce i dati personali per conto del titolare, seguendo le sue istruzioni ma assumendosi precisi obblighi in materia di sicurezza e correttezza del trattamento.

Si tratta spesso di un soggetto esterno all'azienda — come un fornitore di servizi web, un gestore hosting, un'agenzia marketing o un consulente IT — incaricato di svolgere operazioni sui dati, ad esempio conservarli, elaborarli o inviarli.

Il responsabile agisce sotto l'autorità del titolare, ma deve garantire a sua volta che i dati siano trattati in modo lecito, sicuro e trasparente.

È tenuto a rispettare le istruzioni ricevute, a mantenere la riservatezza, e ad adottare misure tecniche e organizzative adeguate per evitare perdite, accessi non autorizzati o trattamenti illeciti.

Inoltre, deve stipulare con il titolare un contratto di nomina che descriva con precisione le attività svolte, le responsabilità e le modalità di protezione adottate.

In pratica, il responsabile rappresenta il braccio operativo del titolare per tutto ciò che riguarda la gestione concreta dei dati personali.

Interessato

L'interessato è l'individuo cui si riferiscono i dati personali trattati.

I diritti interessati privacy devono essere sempre rispettati, garantendo trasparenza e accessibilità alle informazioni detenute.

Gli interessati hanno il diritto di accedere ai propri dati, chiederne la rettifica o la cancellazione e opporsi a determinati tipi di trattamento.

E...il Web Developer ovviamente!

Il web developer, pur non essendo una figura giuridica definita dal GDPR, gioca un ruolo tecnico fondamentale nella sua corretta applicazione all'interno di un sito web. È infatti colui che implementa concretamente i meccanismi necessari per garantire la conformità alle normative sulla privacy, traducendo le linee guida legali in soluzioni pratiche e funzionanti.

Il developer deve assicurarsi che il sito sia strutturato in modo da rispettare i principi del GDPR: deve configurare il blocco preventivo dei cookie prima del consenso, integrare un cookie banner conforme con gestione granulare delle preferenze, e predisporre un registro dei consensi aggiornato e verificabile.

Inoltre, è responsabile dell'integrazione corretta dei documenti legali - come privacy policy, cookie policy e termini e condizioni - in punti ben visibili del sito, ad esempio nel footer o durante la registrazione.

Un buon web developer deve anche conoscere le basi dei meccanismi di anonimizzazione e pseudonimizzazione, implementare connessioni HTTPS sicure, ridurre la raccolta dei dati al minimo necessario e garantire che eventuali plugin o servizi esterni utilizzati siano conformi al GDPR. In sostanza, è il ponte operativo tra le regole legali e la loro concreta applicazione tecnica sul sito.

Come adeguare un sito web al GDPR nella pratica

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Dopo aver compreso quali dati personali vengono trattati all'interno di un sito web, analizzato gli elementi più sensibili e individuato i soggetti coinvolti nella loro gestione, arriva la parte più concreta: come applicare tutto questo nella pratica.

In questa sezione approfondiamo gli strumenti e i metodi per rendere un sito realmente conforme: dalle piattaforme "all in one" ai plugin per WordPress, dal ruolo operativo del web designer fino alla collaborazione con il consulente legale.

Vediamo tutto con calma...

CMS con strumenti integrati di gestione privacy

Le piattaforme di gestione contenuti (i cosiddetti CMS) per la creazione di siti web, come Squarespace, Wix o Shopify, offrono strumenti integrati per la gestione della privacy e la conformità al GDPR, riducendo la complessità tecnica.

Tra i principali vantaggi vi sono la semplicità di configurazione, gli aggiornamenti automatici di sicurezza e la disponibilità di modelli già conformi alle normative europee.

Tuttavia, questi servizi presentano limiti importanti: la personalizzazione delle impostazioni è spesso ridotta, l'accesso ai log e ai dati può essere parziale, e non sempre i server utilizzati si trovano all'interno dell'Unione Europea.

Ad esempio, Squarespace offre moduli di consenso cookie ma con scarsa granularità; Wix include strumenti base per privacy e sicurezza ma limita il controllo sul codice; Shopify garantisce solidi standard di sicurezza PCI-DSS, ma i dati possono transitare su server extra UE.

In sintesi, sono soluzioni pratiche per PMI e siti semplici, ma meno adatte a progetti che richiedono controllo tecnico completo.

Plugin per WordPress dedicati alla conformità GDPR

WordPress, essendo il CMS più diffuso, offre un'ampia gamma di plugin per la conformità al GDPR, ma la responsabilità finale resta in capo al webmaster.

Gli aspetti cruciali da gestire sono: il blocco preventivo dei cookie prima del consenso, la registrazione delle preferenze degli utenti, l'integrazione della privacy policy e la possibilità di revocare facilmente i consensi.

Tra i plugin più affidabili, Complianz offre una gestione avanzata del banner cookie e genera automaticamente le policy; CookieYes consente un controllo preciso del consenso e il blocco dei tag di tracciamento; Borlabs Cookie è pensato per siti professionali, con log dettagliati dei consensi e compatibilità con Google Tag Manager.

Per una lista completa e aggiornata ti consiglio di leggere il mio articolo GDPR per WordPress 2025 (in italiano): Classifica e recensione dei 12 plugins migliori.

L'obiettivo del developer è configurare il sito affinché nessuno script o cookie non essenziale venga caricato senza un consenso valido e documentabile.

Ruolo e intervento del web designer nella progettazione conforme

Il web designer ha un ruolo chiave nel garantire che l'interfaccia e la struttura del sito favoriscano una gestione trasparente dei dati e una user experience conforme.

Una progettazione rispettosa del GDPR inizia dalla privacy by design: ogni elemento del sito deve essere pensato per ridurre la raccolta dei dati al minimo necessario e per rendere le scelte dell'utente chiare e reversibili.

Il designer deve curare la posizione e la visibilità dei link legali (privacy policy, cookie policy, termini d'uso), creare moduli che richiedano consensi espliciti e implementare interfacce accessibili per la gestione delle preferenze.

Anche la palette colori e la gerarchia visiva del banner cookie devono essere neutre e non ingannevoli, evitando pattern manipolatori (dark pattern) e avviandosi ad adottare buone pratiche di accessibilità, sempre più importanti in futuro.

Conclusioni

In conclusione, se sei titolare di un sito web o stai per avviare un progetto digitale, devi sapere cosa è il GDPR; spero in questo articolo di averti fornito i tasselli chiave per comporre il puzzle concettuale di questo complesso argoemnto.

Se volessimo riassumere con una checklist finale, questi sono i punti chiave da ricordare per muovere i primi passi verso l'adeguamento al GDPR:

  1. Analizzare i flussi di dati - Comprendere quali dati personali vengono raccolti dall'azienda, da dove provengono, chi li gestisce e per quali finalità, così da avere una mappa chiara dei trattamenti in corso.
  2. Definire ruoli e responsabilità - Identificare i soggetti coinvolti nel trattamento (titolare, responsabili, collaboratori) e stabilire le procedure interne per garantire il rispetto della normativa.
  3. Stabilire politiche di privacy aziendale - Redigere o aggiornare documenti come la privacy policy e la cookie policy, definendo tempi di conservazione, basi giuridiche e modalità di protezione dei dati.
  4. Formare il personale - Sensibilizzare dipendenti e collaboratori sull'importanza della protezione dei dati e sui comportamenti corretti per prevenire violazioni o trattamenti impropri.
  5. Coinvolgere un web designer esperto - Una volta definiti processi e politiche, affidare a un professionista la corretta implementazione di tutte le misure sul sito web, garantendo un risultato coerente, sicuro e pienamente conforme al GDPR.

Solo così potrai dire che il tuo sito è davvero "compliant" e che le scelte di tutela non sono solo un adempimento, ma un valore aggiunto per te e per i tuoi utenti.

Se vuoi un supporto concreto su come implementare i vari meccanismi e integrare i documenti nel tuo sito web, sappi che io sono un freelance web designer con esperienza ventennale: posso aiutarti a trasformare in pratica ogni indicazione normativa, configurare cookie-banner, moduli, policy e rendere il tuo sito sicuro e conforme.

Contattami e iniziamo insieme il percorso verso il tuo sito a norma!

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