Ogni giorno, Google gestisce migliaia di richieste di informazioni di ogni tipo da parte degli utenti.
Poiché molte query sono imprevedibili, è fondamentale utilizzare un algoritmo capace di comprendere appieno il linguaggio umano nelle ricerche online.
L'obiettivo di Google è sempre stato quello di interpretare al meglio cosa desiderano trovare gli utenti, anche quando non sono certi di come esprimere una query con i termini esatti.
Il motore di ricerca propone suggerimenti e correzioni per facilitare la navigazione e l’accesso alle informazioni, ma le query complesse hanno spesso rappresentato una sfida.
Con l’arrivo di BERT, diventa possibile analizzare il significato più profondo delle frasi, cogliendo sfumature e intenzioni, per fornire risultati più pertinenti.
Google BERT in sintesi
- BERT = Bidirectional Encoder Representations from Transformers (ah... XD)
- È il più grande update in 5 anni
- Impatterà il 10% delle queries
- Per ora è attivo solo in america
- Obiettivo: comprendere meglio query lunghe e complesse la cui comprensione necessita anche la comprensione del contesto
- Questo algoritmo lavora sulle query, e quindi lato ricerca; ciò nonostante rappresenta l'ennesimo monito ad utilizzare un lessico semplice e preciso nelle proprie pagine web
- In un test di comprensione del testo, BERT ha riportato un coefficiente di accuratezza del 93%, sorpassando l'essere umano (91%)
Esempi e confronto con il passato
Mie considerazioni su quello che accadrà alla SEO
Il compito di questo update è comprendere meglio le query degli utenti, quindi intaccherà il nostro traffico indirettamente.
In teoria dovremmo trarre grande beneficio perché il traffico perso sarà quello delle queries per le quali CI POSIZIONAVAMO ERRONEAMENTE e che magari ci portavano traffico non qualificato.
Ai posteri l'ardua sentenza!